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O.C. 22 – L’uomo e il rischio di Dio

36,00 

a cura di Marcelo Lattanzio

ISBN 978-88-89231-62-3
530 pag.
Volumi rilegati con sovracopertina.
Formato 17×24 cm.
2014.

Indice O.C. 22 – L’uomo e il rischio di Dio

«L’itinerario dell’uomo a Dio si presenta come il più arduo e il più pressante. Senza il riferimento all’Assoluto infatti tutti i valori restano sospesi e l’uomo è esposto al continuo rischio di essere travolto dalla temporalità e di smarrirsi nei traboc­chetti della contingenza. I vari tentativi di evadere il proble­ma di Dio dell’ateismo nelle sue forme poliedriche fino alle contemporanee forme della cosiddetta “teologia della morte di Dio”, mostrano la dialettica mai risolta del dramma scon­certante dell’uomo che quaggiù non può attingere e possede­re Dio, mentre avverte sempre in qualche modo di non poter stare senza Dio. Dall’altra parte anche il tentativo, a comin­ciare da S. Anselmo e proseguito dal pensiero moderno fino ai nostri giorni, di attirare Dio all’interno del conoscere e di risolverlo in funzione della soggettività umana, ha mostrato l’illusione di siffatta pretesa e l’inevitabilità della perdita di Dio. Di qui si vede anche l’inefficacia della “volontà di dialogo” con gli atei che aggira il problema dall’esterno e non in­veste la responsabilità della persona nella fondazione ultima della verità e nell’impegno decisivo della libertà. Per questo l’impegno teoretico, nella posizione del problema di Dio, è solidale con quello della libertà radicale dell’uomo e deve avere la precedenza su ogni sollecitazione contingente».

Cornelio Fabro.